venerdì 29 aprile 2022

 173 - Ucraina   PASQUA 2022. Bauman diceva: siamo prigionieri del nostro stile di vita. Con lo stile di vita USA la Terra riuscirebbe a sostenere 1 miliardo di persone, ma siamo 8 miliardi. Con lo stile di vita europeo la Terra riuscirebbe a sostenerne quasi 2 miliardi, ma siamo 8 miliardi. Con lo stile di vita del Burkina Faso ne sosterrebbe 24 miliardi! E' iniziato forse il braccio di ferro per garantirsi con le armi uno stile di vita alto in Occidente? o in Cina? o in Russia? Per garantisi uno stile di vita frutto da sempre di predazioni. Come riuscire a fermarsi? Così? https://youtu.be/abATGXDGTGMPotrebbe essere un'immagine raffigurante 4 persone e il seguente testo "mages E"

martedì 24 agosto 2021

 172 - Emergency 2

 E' morto Gino Strada, aveva 73 anni | Stretto Web

Ricordo un'affermazione tranciante di Papa Francesco. Stava parlando a un gruppo di ragazzi. Parlava di pace. D'improvviso conclude : “I Grandi non vogliono la Pace perchè vivono di Guerra”. Gino Strada avrebbe sottolineato mille volte questa frase. Lo aveva toccato con mano in tutta la sua vita, spesa come chirurgo a curare in ogni parte del mondo le vittime delle guerre. Più di 11 milioni le persone sottratte alla morte negli ospedali dal 1994, dal momento della fondazione di Emergency. Gino Strada considerava ogni uomo, ogni donna una persona, col diritto fondamentale a vivere. Qualunque fosse il modo di pensare, gli interessi, la formazione, ognuno, diceva, ha un diritto fondamentale: la vita. E per difendere questo diritto ha speso tutte le sue energie assieme a un mare di collaboratori. Negli ospedali di Emergency basta essere un uomo o una donna, una persona, e tutte le altre appartenenze non contano. Conta il bisogno e basta. Grazie a questa apertura totale alla persona nessun ospedale di Emergency in zone di guerra è mai stato attaccato. Gino Strada ha voluto che l'ultima campagna di Emergency fosse tutta centrata sul “No alla guerra”. La Costituzione italiana ha un articolo splendido, l'articolo 11: “L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come metodo di risoluzione delle controversie internazionali”. Ricordo interventi decisi di Gino Strada sullo stravolgimento di questo articolo. Interventi pesanti sulle cosiddette “Missioni di Pace”. Sottolineava come “guerre”, “missioni di pace”, “esportazione della democrazia”, fossero tutte frasi in fondo equivalenti. Con una caratteristica comune: controllare e rapinare zone con risorse importanti per il mondo occidentale. Spesso con la compiacenza delle classi dirigenti locali nostre complici. Sottolineava che con i problemi economici derivati dal Covid, uno dei settori che invece ha continuato a crescere è stato proprio quello delle spese militari. Allora Gino Strada era un pacifista? No! Diceva: “Io non sono un pacifista, io sono contro la guerra”. Ricordate Matteo 10,34-11,1? “Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; sono venuto a portare non pace, ma spada”. Ma allora? In psicologia si chiama assertività. Assertività è la capacità di una persona di riconoscere le proprie esigenze e di esprimerle all’interno del proprio ambiente, cercando di raggiungere i propri obiettivi, mantenendo nel contempo una positiva relazione con gli altri. E Gino Strada l'ha praticata. Un dialogo assertivo è quello che Gino Strada ha portato avanti con Emergency, aiutando da chirurgo le persone, esprimendo con forza il proprio pensiero, facendo campagne contro la guerra, confrontandosi con chiarezza con tutti i governi dei paesi dove costruiva ospedali. E ospedali veri, non ospedali da campo, perchè Gino Strada diceva: “Tutti, in ogni parte del mondo, hanno diritto ad una sanità di eccellenza”. E ad un certo punto, nel 2006, Gino Strada con Emergency segnala che anche in Italia la povertà sta crescendo. Ecco allora nascere in giro per la penisola ambulatori medici gratuiti. L'ultimo proprio in Sardegna, a Sassari, nel Palazzo Rosa di via Monte Grappa. Ad oggi in giro per l'Italia ci sono 11 ambulatori gratuiti di Emergency, sia fissi che mobili, che hanno fatto finora 365.000 prestazioni, superando, con lo stile del dialogo assertivo di Gino Strada, mille difficoltà.

martedì 3 agosto 2021

 171 - Sessualità e coppia (1) Per Freud la sessualità è centrale. A quasi 80 anni quali le considerazioni che la vita mi porta a fare? IJN | Sessualità e disabilità, una questione ancora sommersa

Sì, ognuno sente una spinta indipendente dalla volontà, sente un'attrazione, un desiderio, una spinta verso altri. Se non la esprime in qualche modo all'altra persona gli resta dentro un'energia compressa. Se invece la esprime dev'essere pronto alle varie risposte possibili:

  • Una risposta positiva. E inizia un'esperienza di relazione.

  • Una risposta negativa ma cortese. Allora deve leccarsi la ferita ed esplorare altri lidi pensando che andrà bene con qualcun altro.

  • Una risposta negativa scortese. Allora deve leccarsi la ferita sapendo comunque che è l'altra persona a sbagliare nel modo. E comunque pensare che andrà bene con qualcun altro.

  • Una risposta interlocutoria: “Proviamo a frequentarci”. Inizia così un'esplorazione reciproca.

Ma il bisogno sessuale, il bisogno di una relazione intima cos'è?

Non è un atto di volontà. Non è una scelta. E' una spinta data dalla natura, dagli ormoni, dai neurotrasmettitori, dai neuromodulatori. Ci giocano ormoni maschili, ormoni femminili, ci gioca la dopamina, la serotonina, la vasopressina, l'ossitocina, ecc. E al gioco fra ormoni, neurotrasmettitori e neuromodulatori ognuno di noi può solo assistere, con o senza consapevolezza.

Assistervi senza consapevolezza è fonte di grossi fraintendimenti e problemi, il più infausto dei quali è scambiare il desiderio e l'attrazione per amore.

Cosa significa invece assistervi con consapevolezza? Significa riconoscere anzitutto che il desiderio, l'attrazione sessuale non è una scelta nostra, ma della natura. Significa sapere che di fronte a questa spinta abbiamo solo tre strade:

  • o decidere di reprimere il desiderio e l'attrazione sessuale. Un'educazione molto repressiva può portare anche a questo

  • o decidere di rinunciare a vivere il desiderio e l'attrazione sessuale trovando una via per sublimarli. E le vie di sublimazione sono molte

  • o decidere di sperimentarli

Sperimentare significa anzitutto esprimere ciò che si prova, esprimere il desiderio, l'attrazione per la persona. Se non lo si fa si perde tempo.

Se la risposta è positiva o interlocutoria inizia un'esplorazione reciproca. Ma è importantissimo tener presente che stiamo rispondendo a una spinta della natura, a un bisogno che la natura ci ha messo dentro, non a un bisogno che abbiamo scelto.

Cosa è allora importante nell'esplorazione reciproca?

Sento un bisogno, sento un'attrazione, l'altra persona risponde e a sua volta decide di esplorare il suo desiderio. Reciprocamente quelle due persone si stanno aiutando ad esplorare e a cercare di rispondere a un desiderio, a un'attrazione che hanno dentro, messi dentro dalla natura. Si stanno facendo un reciproco grande favore, grande regalo, grande dono: cercano di soddisfare reciprocamente una spinta interna.

Ma ognuno è unico e irripetibile: avvicinare intimamente due unicità, due irripetibilità implica anzitutto un riconoscimento di questo aspetto. Cosa non facile perchè è sempre in agguato il narcisismo primario: “IO!”. Ed è sempre in agguato Thanatos: “IO!”.

Inoltre le sessualità sono diverse: gli ormoni, i neurotrasmettitori, i neuromodulatori fanno le differenze.

Là dove c'è una prevalenza del maschile c'è carenza di ossitocina. Là dove c'è una prevalenza del femminile c'è un 30% in più di ossitocina. Già questo crea enormi differenze. Meno ossitocina dà un maschile poco attento alla relazione, mentre più ossitocina crea un femminile centrato sulla relazione. Meno ossitocina dà inoltre più spazio alla vasopressina, l'ormone implicato nell'aggressività.

Inoltre desiderio e attrazione fanno abbassare la serotonina e l'altra persona diventa un pensiero fisso, un'ossessione, bellissima, ma anche un po' cieca. Dopo al massimo un paio d'anni la serotonina ritorna ai livelli di prima e gli occhi cominciano a vedere più chiaramente anche i limiti dell'altra persona. Se non si è consapevoli di questo si corre il rischio di non riuscire a fare i conti coi limiti e le diversità delle persone. O può succedere che dopo circa due anni, con l'apertura degli occhi per il ritorno della serotonina, si intravveda il rischio di perdersi e si cerchi un'assicurazione nel matrimonio: errore abbastanza diffuso.

Nel maschio la continua produzione di spermatozoi spinge verso l'espulsione, con una conseguente spinta alla scarica. Dove invece è più forte la componente femminile vince la spinta alla relazione privilegiata più che la spinta sessuale. L'ossitocina fa la differenza. Trovare l'equilibrio fra spinta sessuale e spinta alla relazione privilegiata è un grosso lavoro che richiede la consapevolezza che i meccanismi istintivi sono spinti dalla natura.

Si capisce dopo tutto questo perchè la metà delle coppie si lascia, un 30% sta assieme ma ci sta male e solo il 20% ce la fa a star bene trovando un equilibrio fra l'unicità e l'irripetibilità di ognuno.

I media chiamano amore sia il desiderio che l'attrazione e l'innamoramento. Sbagliano.

Due persone che si desiderano, che sentono attrazione, che s'innamorano, devono sapere (ma chi glielo spiega?) che stanno cercando di rispondere a degli imperativi che la natura ha messo dentro di loro. Sorridere di questi imperativi e venirsi incontro a vicenda per rispondervi, con tenerezza, con consapevolezza della comune condizione umana di bisogno, è il segreto per poter stare umanamente bene.

In questo modo si possono compensare e si possono equilibrare, anche se è un continuo lavoro quotidiano, i movimenti degli ormoni maschili e femminili, i movimenti della serotonina, della dopamina, della vasopressina, dell'ossitocina. Serenamente, appassionatamente!

venerdì 30 ottobre 2020

170 - La Cultura. La Cultura cos'è?

 Dna: Com'è?-Com'è fatto?-A cosa serve?-Come funziona? | ItalianShowDa sempre il genere umano ha creato Storie per cercare di spiegare la vita e il mondo. Con l'Arte Storie di bellezza. Con le Religioni Storie sull'origine e sul futuro della vita e del mondo. Con le Filosofie Storie per riflettere su tutto questo. Da poco tempo è nata la Scienza che costruisce Storie caratterizzate da dimostrazioni razionali condivise. Da Galileo fino al principio di indeterminazione di Heisenberg e ai passi che la Scienza farà nel futuro. Ma la Scienza è una rivoluzione troppo recente rispetto ai 3,8 miliardi di anni di vita animale che abbiamo dentro di noi e ai soli 200.000 anni di Homo Sapiens. La Psicologia, un ramo della sienza, è  fra le Scienze più giovani: ha solo 100 anni. Ci vorrà ancora un mare di tempo perchè Arte, Religioni e Filosofie integrino la Scienza nelle loro Storie. Arte, Religioni, Filosofie, Scienza: questa è la Cultura.

sabato 4 gennaio 2020

169 - Homo sapiens? Homo homini lupus dicevano Plauto e poi Hobbes.I Governanti honno utilizzato in nquesto  modo l'intelligenza. I Governati invece l'hanno utilizzata man mano, nella storia, per ribellarsi. Con assertività hanno conquistato, briciola per briciola, un pezzetto di pari dignità.

 

Nel 1215 la Magna Charta, forse la prima briciola. Nel 1776 la Rivoluzione Americana. Nel 1789 la Rivoluzione Francese. Dopo la seconda guerra mondiale altre briciole importanti con la Democrazia in Occidente. Briciole che nel tempo sono diventate dei panini. In Occidente, nel Primo Mondo. Ma sulle spalle, sempre, del Terzo Mondo. Dal 1980, con la Tacher e Reagan il Neoliberismo e oggi la Globalizzazione si stanno riappropriando, in Occidente, briciole per briciola, di quei panini ceduti dai Governanti. Oggi si agggiunge il problema climatico, frutto di scelte sbagliate dei Governanti degli ultimi 3 secoli, a partire almeeno dalla prima rivoluzione industriale. Le decisioni per affrontare il problema climatico e per affrontare la quarta rivoluzione industriale, quella dei 5G, in quale direzione andranno? Ci si accorgerà che il nostro stile di vita occidentale è insostenibile perchè viviamo sulle spalle del Terzo mondo?