8 – Attrazione,
innamoramento e amore
Questa sera toccheremo un
argomento da far tremare le vene e i polsi. Con attrazione,
innamoramento e amore andiamo a toccare uno dei pilastri fondamentali
della vita.
Non parleremo dell'amore
fraterno, dell'amore materno, ecc., parleremo del rapporto
privilegiato e intimo fra due persone. Abbiamo in programma poi un
seminario sui tre pilastri fondamentali della vita, e uno è questo.
Un tema estremamente
problematico e nell'affrontarlo ho molto presente quello che alcune
statistiche dicono. E spero che qui fra noi questa statistica non
valga. Le statistiche ci dicono che solo il 20% delle coppie riesce a
costruire un rapporto felice, che continua a crescere poi per tutta
la vita. 2 coppie su 10!
Questa sera lavorerò,
cercherò di darvi una serie di informazioni, di suggerimenti, di
indicazioni. Perchè tutti noi sentiamo istintivamente la voglia di
raggiungere l'obiettivo di stare bene nella coppia, nella relazione
più intima. Anche se ci possono essere dei periodi nei quali ci
diciamo: no, non mi metto più in gioco, non voglio più saperne di
coppia. E' allora un grande limite che ci diamo. E spero questa sera
di darvi dei semi che poi ognuno di voi elaborerà in modo personale,
lavorando a far parte di quel 20% .
C'è poi un 30% che
continua a stare in coppia ma sta male. Non auguro a nessuno di
trovarsi in questa situazione.
Il 50% infine si lascia,
trova il coraggio di dire "non ce l'abbiamo fatta". Con
varie situazioni: o tutti e due se ne rendono conto e ognuno va per
la propria strada, sperando che ognuno dica all'altro: coi migliori
auguri, cercando ognuno di fare tesoro degli errori fatti, in modo da
non ripeterli. Quando invece è solo uno dei due che se ne va,
possono sorgere grossi problemi perchè può scattare un istinto di
possesso pazzesco in chi viene lasciato, un istinto di possesso che
fa perdere la lucidità alle persone. Perchè? Perchè è un bisogno
fondamentale quello della relazione.
Il bisogno di relazione lo
soddisfiamo in tanti modi. Dicevo prima: l'amore filiale, l'amore
fraterno, l'amore amicale, ecc. Ma nasciamo da una coppia e sentiamo
fortissima la spinta a metterci in coppia.
Partiamo da un dato che è
fondamentale. 13,8 miliardi di anni fa... lo scrivo tutto perchè è
impressionante vedere i numeri: 13.800.000.000 di anni fa avviene il
Big Bang. Giorni fa è arrivato il segnale da una galassia che non
conoscevamo, ed è arrivato da 13 miliardi e 400 milioni di anni fa.
Quindi 400 milioni di anni dopo il Big Bang è partito questo
segnale. I dati che avevamo fino ad oggi quindi erano sbagliati,
perchè una galassia per formarsi non può averci impiegato solo 400
milioni di anni dopo il Big Bang, Dovremo quindi andare più indietro
nel datare il Big Bang. La scienza è fatta così, di continue
correzzioni davanti a nuovi dati. Per ora teniamo l'ipotesi del Big
Bang a 13,8 miliardi di anni fa e aspettiamo i nuovi studi.
La Terra si forma invece 5
miliardi di anni fa, e il sole ha ancora 5 miliardi di anni di
risorse, poi tutto finisce. Ma, sulla Terra, quando inizia la prima
cellula? 3,8 miliardi di anni fa. Quindi sulla Terra ci sono voluti
1,2 miliardi di anni prima che si creassero le condizioni per la
nascita della vita, per la nascita dlla prima cellula. Da lì è
partito tutto e noi veniamo da lì coi nostri 50 trilioni di cellule
che formano il mio organismo.
Ma il primo Homo Sapiens
Sapiens inzia solo 200.000 anni fa. Cioè a partire dalla prima
cellula vivente noi abbiamo ben 3,6 miliardi di anni nei quali siamo
stati animali e solo 200.000 anni di vita umana, di quella
neocorteccia che fa la differenza rispetto alle scimmie.
Ricordate il 50% di coppie
che si lasciano? Ricordate che la situazione problematica si ha
quando uno dei due non capisce e scatta l'istinto di possesso? Cioè
scattano quei 3,6 miliiardi di vita animale e i 200.000 anni di
neocorteccia in quel frangente non ce la stanno facendo a controllare
il nostro istinto animale.
Le statistiche ci dicono
che una donna ogni tre giorni viene uccisa dal compagno. Ho scoperto
in un libro di Piero Angela che ogni 100 donne uccise per questo
meccanismo che fa perdere la ragione, ci sono 65 uomini che venono
uccisi dalla compagna. La differenza qual'è? Che mentre gli uomini
uccidono per l'istinto animale di possesso, di proprietà, di
territorio, le donne uccidono per esasperazione, perchè non ce la
fanno più a subire.
Una prima conseguenza di
queste iniziali considerazioni può essere questa: ciò che il nostro
organismo conosce è molto ma molto di più (3,8 miliardi di vita)
che la nostra consapevolezza (solo 200 milioni di anni). Siamo
governati in gran parte dalla nostra storia animale.
Cosa cerchiamo di fare con
la psicologia, con questi seminari? Cerchiamo di dare elementi perchè
la consapevolezza cresca e riesca a gestire questi 3,6 miliardi di
vita solo animale che abbiamo in noi, nelle nostre cellule. Perchè è
importante questo? Voi conoscete la Risonanza Magnetia Funzionale
(fMR) per tanti motivi. Negli ultimi anni è stata molto importante
anche per gli psicologi che collaborano coi neurobiologi perchè la
fMR ci fa vedere cosa succede nel nostro cervello quando noi
pensiamo, quando noi amiamo, quando perdiamo le staffe, ecc.
Voi avete figli, nipoti,
teen agers. Sappiamo che fino a circa 22 anni il nostro cervello non
è completo, nel senso che le connessioni fra neuroni sono ancora in
forte sviluppo. In particolare nella zona prefrontale la maturazione
arriva tardi. E' la zona che ci permette di contare fino a 10 prima
di agire. Forse ricorderete che in quell'età , nell'adolescenza, ci
siamo trovati spesso a fare delle cose di cui dopo 5 minuti ci
pentivamo. Quella dell'adolescenza è un'età nella quale abbiamo
tante difficoltà nel gestire la vita e la nostra storia animale è
più forte. E' importante saperlo, sia per i teen agers, sia per chi
sta loro vicino e li aiuta a crescere.
Comunque sia, anche noi
adulti non abbiamo sempre la capacità di gestire i nostri istinti,
presi dalle emozioni, presi da sensazioni forti.
E fra queste sensazioni,
fra queste emozioni ecco l'attrazione. Cos'è l'attrazione?
L'abbiamo provata tutti. Può capitare anche una volta al giorno. Ci
capita continuamente di essere attratti da qualcuno. Sono i 3,8
miliardi di animalità che stanno lavorando. Perchè qual'è l'unico
scopo della natura? Moltiplicare gli esperimenti sulla vita. Lo fa da
3,8 miliardi di anni ed è l'unica cosa che alla natura interessa
fare. Darwin ci ha spiegato molto bene i meccanismi dell'evoluzione.
Perchè la vita si
molteplichi bisogna che le persone si attraggano. Ecco perchè
sentiamo l'attrazione. Poi noi ci diamo delle razionalizzazioni:
perchè è bello, perchè è bella, perchè i suoi occchi, perchè
parla bene, perchè i capelli, , perchè, perchè ... E va benissimo.
Godiamoci la vita! Ma è importante anche riflettere e capire che è
la natura che lavora. E' importante soprattutto capire che con questi
200.000 anni di Homo Sapiens Sapiens, ciò che conta non è cosa
sentiamo, cosa che non dipende dalla nostra volontà, ma ciò che
decidiamo di farne.
Vi sarà capitato, capita a
tutti, di sentirvi attratti da una persona, poi la sentite parlare,
oppure venite a sapere qualcosa, e vi cascano le braccia. Quindi le
attrazioni possono iniziare e possono finire anche velocemente. C'è
una sostanza che si chiama dopamina che vediamo scattare quando
sentiamo attrazione per una persona. Si stanno facendo degli studi ma
non capiamo ancora perchè ad un certo punto, per una persona di cui
alle volte non c'eravamo neanche quasi accorti, di colpo sentiamo
partire una forte attrazione. Scatta la dopamina, il
neutromodulatore del piacere, e sentiamo quella che chiamiamo
attrazione. Poi diciamo: perchè è bello, perchè è alto, ecc. ecc.
, ma in realtà è la natura che sta lavoando. Poi diciamoci pure
quello che vogliamo: è bello, è divertente, è piacevole, e
godiamocelo!
L'attrazione quindi può
finire anche molto rapidamente, ma se continua ecco che entra in
gioco un altro neuromodulatore, la serotonina. E arriva
l'innamoramento. Mentre la dopamina cresce, quando scatta
l'innamoramento cala la serotonina. E cosa succede? Succede che in
qualunque posto io sia penso a quella persona, qualunque cosa faccia
io penso a quella persona. Sono per strada e penso a quella persona,
sono in bagno e penso a quella persona, sono a scuola e penso a
quella persona, ecc. ecc. Pensiero fisso.
Sono i 3,6 miliardi di anni
prima dell'homo sapiens sapiens che fanno scattare questo
neurotrasmettitore, la serotonina, e divento pazzo di quella persona.
L'innamoramento viene definito anche la pazzia dei sani e la sanità
dei pazzi. E' qualcosa di molto bello e voi lo sapete. Ma se noi
esaminiamo il nostro organismo vediamo che il neuromodulatore del
piacere, la dopamina, continua a stare alta, ma scatta l'abbassamento
della serotonina che è il neuromodulatore che fa partire i pensieri
ossessivi. E l'innamoramento è un tipo di pensiero ossessivo, un
tipo piacevolissimo di pensiero ossessivo!
Se conoscete degli
ossessivi, quelli che ad esempio si lavano continuamente le mani o
che fanno continuamente una serie di riti, ecco, funziona lo stesso
meccanismo, l'abbassamento della serotonina. La differenza sta nella
dopamina, il neuromodulatore del piacere, che nell'innamoramento
resta alta. L'innamoramento è un'ossessione spelndida, bellissima.
Ma si è visto che la
serotonina sta bassa qualche mese, al massimo circa 2 anni, poi torna
ad un livello normale e cominciamo a vedere l'altra persona anche coi
suoi difetti, i suoi limiti.
Durante l'innamoramento
tutto è splendido, è il massimo, è un momento magico della nostra
vita, godiamocelo. Ma quando la serotonina risale cominciamo a vedere
anche i limiti della persona. E se non si è lavorato, nel modo che
dirò, durante l'innamoramento, è un problema. Arriviamo qui al
punto nodale.
Vi dicevo che il problema
non sono le emozioni. Qualunque emozione noi proviamo, non
meravigliamoci mai. Sia bella o sia brutta, non meravigliamoci.
Quante volte abbiamo avuto voglia di ammazzare qualcuno? Non
meravigliatevi, è normale. Il problema non sono le emozioni, il
problema è cosa ne facciamo. Il problema è come utilizzo i 200.000
anni di Homo sapiens sapiens rispetto ai 3,6 miliardi precedenti di
vita animale che ho alle spalle.
Arriviamo al dunque. Cos'è
l'amore. Vi ricordo prima che il 50% delle coppie si lascia, e
se vi trovate in questo 50% chiedetevi quali sono stati i vostri
errori, non quelli dell'altro. Quelli dell'altro sono suoi problemi.
I vostri sono gli errori da metere a fuoco, per evitare di ripeterli
anche nel prossimo incontro. Il 30% continua a stare assieme ma ci
sta male, e non vi auguro di trovarvi qui. Solo il 20% riesce a star
bene assieme e a costruire l'amore. La parola amore che viene usata
in tutti i film, in tutti i romanzi, in tutte le canzoni, ecc. va
sostituita ovuque con le parole attrazione e innamoramento, perchè
l'amore è un'altra cosa.
C'è una parte del nostro
cervello che si chiama nucleo caudato, ma il nome è secondario, ed è
il centro sia del piacere, della ricompensa, sia della sofferenza
psicologica di quando si è lasciati, di quando si sente un
fallimento emotivo. Ed è una sofferenza terribile. Ma dobbiamo
prenderne atto se siamo lasciati, e capire cosa cambiare in noi per
non ripetere gli errori nostri quando ripartirà l'attrazione e
l'innamoramento.
Alla natura cosa interessa?
Continuare a sperimentare la trasmissione della vita. Non fa mai
scattare l'innamoramento fra due persone molto simili, perchè la
natura non vuole cloni, vuole sperimentare soluzioni nuove e lo fa da
3,8 miliardi di anni. Questo è bellissimo perchè ci fa provare il
piacere splendido dell'innamoramento, ma è anche un problema perchè
ci impone di integrare due personalità diverse, cosa non facile.
La natura ha posto il
centro del piacere nello stesso punto del centro del dolore,
dell'avversione, il nucleo caudato. Alla natura interessa
moltiplicare la vita unendo due sessi. Se non riesco nell'integrarmi
con l'altro sesso il piacere si trasforma, nel nucleo caudato, nel
dolore del fallimento, nella paura profonda della solitudine, della
privazione del contatto. La tortura più grande non è la tortura
fisica, ma la tortura psicologica, la deprivazione sensoriale che
avviene quando si è lasciati. Se ci mettessero in una stanza soli,
senza alcun rumore, isolati da tutto, impazziremmo: è il dolore più
grande, la deprivazione sensoriale. E' un bisogno vitale quello della
relazione, e quando perdiamo una relazione importante, al nostro
organismo sembra di impazzire.
E la serotonina dopo circa
al massimo 2 anni torna alla normalità. E' come se la natura
dicesse: due anni bastano per far ripartire una vita, poi è ora di
provare un altro esperimento con un'altra persona e quindi lasciare
spazio ad un'altra attrazione e a un altro innamoramento.
C'è un'immagine molto
bella. L'innamoramento è come entrare in uno splendido giardino. Ce
lo dà la natura col piacere dell'attrazione e dell'innamoramento. Un
giardino meraviglioso. Ma se noi cadiamo nell'illusione, purtroppo
molto diffusa, che l'attrazione e l'innamoramento sono l'amore, i
rovi, le spine e quindi il fallimento sono in agguato.
Quante volte abbiamo
sentito che il matrimonio è il giorno più bello della vita? E' un
grande errore: l'illusione che una volta sposati è tutto fatto,
tutto emotivamente garantito.
Cosa succede allora in quel
giardino? E' meraviglioso, passeggio, mi siedo, ci vivo... e non lo
coltivo. Cominciano a crescere le erbe, poi i rovi, poi, poi, poi,
... e sono problemi. La parola amore la trovate ovunque, anche sui
muri: ti amo! Se si scrivesse "mi piaci", "ti
desidero", "sono innamorato di te" sarebbe ok:
esprimerei ciò che la natura mi fa sentire. Ma l'amore è un'altra
cosa, ed è una cosa talmente intima che uno se la tiene, non va a
sciverla su un muro. Sente attrazione, scrive amore, ma sbaglia la
parola perchè nessuno glielo ha mai spiegato. Per questo l'amore è
così raro raggiungerlo, perchè non lo si spiega ai ragazzi, e se
non lo si spiega fa fatica ad esistere. Quindi lo si vede poco. E non
lo si può inventare se non si hanno dei modelli sui quali creare il
proprio amore.
Come fare allora a passare
dall'innamoramento all'amore. L'attrazione ce la dà la natura,
l'innamoramento ce lo dà la natura, ma l'amore non ce lo dà. E
molti purtroppo pensano che la natura ci dia anche l'amore, ma ormai
sappiamo che sbagliando stiamo scambiando attrazione e innamoramento
per amore.
L'amore è una costruzione,
è il coltivare consapevolmente quel giardino, curando e sviluppando
le sue bellezze, occupandosene costantemente ambedue.
In tutte le coppie che
negli anni, ho visto ho cercato di capire cosa succedeva nei corsi
prematrimoniali che alcune coppie avevano frequentato: purtroppo mai
un solo accenno a quanto vi sto dicendo. Mentre andrebbe spiegato
tutto questo fin dalle scuole medie, quando iniziano le tempeste
ormonali e partono il menarca e lo spermarca. Ma nessuno lo fa,
perchè nessuno lo ha chiaro. Nella miriade di libri che ho studiato,
solo in uno ho trovato questa chiarezza. Ne sono stato felice da una
parte, ma sconsolato dall'altra, perchè vedo che neanche il mondo
della psicologia ha chiaro tutto questo.
Aiutare i ragazzi, le
persone a non meravigliarsi delle emozioni, ad imparare a
riconoscerle e a gestirle col sorriso che la consapevolezza della
nostra storia animale ci dà. Provate a sostituire nei romanzi, nei
film, sui muri la parola amore con le parole attrazione e
innamoramento e sorridete: vi rafforzerete in questo modo nella
consapevolezza che costruire l'amore richiede lavoro. Credo finora di
aver visto un solo film, o forse due, nei quali la parola amore era
ben collocata. E invece non ho mai incontrato romanzi dove la parola
amore fosse ben collocata. Film, romanzi, video, canzoni, ecc. in
questo modo diffondono un'idea sbagliata di amore. Che l'attrazione è
amore, che l'innamoramento è amore. E' un grosso problema. E non c'è
consapevolezza di ciò. (vedi sul mio canale youtube: Gian Luigi
Pirovano seminari di psicologia, il seminario su "I tre pilastri
della vita: lavoro-studio, affetti e consapevolezza").
No! La natura ci prepara un
giardino delizioso, l'attrazione e l'innamoramento, giocando fra
dopamina e serotonina e altri neurotrasmettitori e neuromodulatori,
ma se il giardino non lo si coltiva assieme... Si finisce col
soffrire in mezzo ai rovi, o col cambiare giardino, ascoltando nuove
attrazioni e nuovi innamoramenti, ma col rischio di ripetere gli
stessi errori, gli stessi meccanismi illusori.
Che fare? Veniamo allora
alla parte costruttiva. Alla base c'è la consapevolezza della nostra
lunghissima storia animale, 3,8 miliardi di anni, e della nostra
breve storia di Homo sapiens sapiens, soli 200.000 anni.
Quando entriamo in questo
splendido giardino stiamo bene, benissimo. All'inizio non vediamo i
difetti dell'altra persona, o se li vediamo li mettiamo da parte
immediatamente. Li vedono solo gli altri, ma su questo diventiamo
sordi e ciechi nei loro confronti. Se qualcuno di voi, qui, è
innamorato, può capire tutto questo, questa sordità e cecità.
Poi pian piano si
cominciano a sentire le diversità ed è il momento delicato: solo se
ci si lavora si può cominciare a costruire l'amore. Come fare a
rispettare la diversità dell'altro e contemporaneamente ad esserre
assertivi sulla nostra diversità? E come fare a venirsi incontro
piacevolmente, arricchendosi delle diversità di ognuno? Un partner
sviluppa i propri interessi, l'altro partner sviluppa a sua volta i
propri, altri interessi si coltivano in comune, ma senza sentirsi
tarpati nelle proprie particolarità. Quando questo avviene si cresce
e ci si arricchisce vicendevolmente.
Quante volte invece ni
sento dire: "ma lui/lei va coi suoi amici/amiche", "ma
a lui/lei piace la montagna e a me invece piace il mare", ecc.
ecc.
In questo giardino ci sono
fiori e piante che piacciono a tutti e due, ed è un piacere curarli
assieme, ma l'orto può magari attrarre lui e gli animali domestici
invece attraggono lei. Sarà un piacere godere assieme dei fiori e
delle piante. Ma quando lui torna dall'orto e lei dalla cura degli
animali domestici, tutti e due hanno soddisfatto le loro
particolarità e quando si incontrano sono due persone soddisfatte,
pronte a rapportarsi piacevolmente in ciò che li accomuna.
Ci saranno sempre interessi
che accumunano, e ci saranno sempre (è rarissimo che non ci siano)
interessi individuali diversi che è fondamentale che trovino
risposta, pena creare due persone monche e inevitabilmente
insoddisfatte.
Ricordatevi, la natura non
vuole cloni, ma vuole sperimentare sempre cose nuove e per questo fa
attrarre persone diverse, con storie diverse, con alcuni gusti
diversi, con modi di pensare in parte diversi, ecc. Ci saranno quindi
sempre interessi in parte comuni, in parte diversi. E' fondamentale
che vengano coltivati anche questi interessi diversi perchè
rafforzano il senso di sè: forse il lavoro, forse un hobby, forse un
modo di intendere la società, ecc. Altrimenti la coppia diventa una
prigione.
Con la pillola
anticoncezionale noi abbiamo detto alla natura: tu vuoi fare
esperimenti di vita, ma ora tutto questo abbiamo imparato a gestirlo
noi. E questo dà una possibilità in più alla coppia nel gestire
una parte della propria vita, la parte che riguarda l'intimità
sessuale. L'intimità sessuale ora possiamo esprimerla con più
serenità nell'intesa reciproca. Lavorando coi gusti dell'uno, coi
gusti dell'altra, le fantasie dell'uno, le fantasie dell'altra, le
cose che piacciono ad ambedue, le cose che invece sono solo la
proposta dell'uno o dell'altra. Per coltivare il giardino della
sessualità nella fiducia reciproca e cercando la via dove le cose in
comune si godono appieno mentre sulle differenze si tenta, si prova,
si vede cosa è possibile nella fiducia reciproca e nell'attenzione
alle rispettive sensibilità. Come è possibile arricchire quella
parte comune col ontributo di ognuno.
Ecco in questo schema gli
aspetti sui quali lavorare per costruire l'amore.
Attrazione
Innamoramento
---------(Libertà)-----------
AMORE = lavoro comune per:
Piacere dell'intimità fisica
Piacere dell'intimità psicologica
Piacere della tenerezza
Piacere della quotidianità
Piacere della progettualità
Consapevolezza della libera scelta quotidiana
Consapevolezza che la natura farà sempre sentire
altre attrazioni e altri innamoramenti
Piacere dell'intimità fisica
Piacere dell'intimità psicologica
Piacere della tenerezza
Piacere della quotidianità
Piacere della progettualità
Consapevolezza della libera scelta quotidiana
Consapevolezza che la natura farà sempre sentire
altre attrazioni e altri innamoramenti
Abbiamo appena visto la
costruzione del piacere dell'intimità fisica.
La difficoltà sta nella
differenza notevole fra la sessualità maschile, istintivamente
connotata da aggressività, e la sessualità femminile, connotata da
accoglimento. La sessualità dell'uomo è tutta esterna, come il suo
organo sessuale. Basta vedere un volto, basta vedere una silouette e
nel maschio può scattare il desiderio sessuale, l'attrazzione. La
sessualità della donna è tendenzialmente tutta interna, come i suoi
organi sessuali. La donna è più riflessiva anche per la sua storia
di oppressione che l'ha resa più attenta al mondo delle emozioni. La
fisicità, la silouette alla donna non basta, bisogna che senta anche
altro che la attrae e per lo più sono qualità interiori. L'uomo
nella sessualità è una lepre, la donna una tartaruga. Solo
venendosi incontro potranno costruire un reciproco piacere sessuale.
Scambiare il proprio
desiderio sessuale con l'amore è un grosso fraintendimento. Le
statistiche ci dicono che in Italia ci sono 10 milioni di uomini che
cercano il sesso a pagamento. La sessualità c'è, anche qui, ma è
evidente che non basta il desiderio sessuale perchè ci sia amore.
Donne che cercano sesso a pagamento sono invece un numero
trascurabile. Dico questo per sottolineare quanta diversità c'è fra
la sessualità dell'uomo e la sessualità della donna, e quanto è
impegnativo e importante trovare fra le due un'armonizzazione.
Piacere dell'intimità psicologica: parlarsi, comunicarsi le emozioni. Qui la difficoltà è spesso enorme nell'uomo, educato prevalentemente ad ingoiare le emozioni ( "piangi? ma allora sei un ometto, sei una femminuccia!")
Piacere dell'intimità psicologica: parlarsi, comunicarsi le emozioni. Qui la difficoltà è spesso enorme nell'uomo, educato prevalentemente ad ingoiare le emozioni ( "piangi? ma allora sei un ometto, sei una femminuccia!")
Poi c'è la costruzione del
piacere della tenerezza. Qui la difficoltà sta
ancora nell'educazione del maschio alla repressione dei sentimenti, mentre
la donna viene da sempre educata ad esprimerli.
Poi la costruzione del
piacere della quotidianità. La difficoltà sta nella
proiezione culturale dell'uomo verso l'esterno della casa e invece la
spinta culturale della donna al nido. Quante volte vediamo uomini che
invece di tornare a casa e coltivare il piacere reciproco della
quotidianità se ne vanno al bar o altrove a passare ore, perdendo la
relazione con la famiglia, o buttano tutto nel lavoro trascurando la
quotidianità familiare.
Il piacere della
progettualità è un altro aspetto da coltivare assieme.
Ed è poi fondamentale
sapere che la scelta reciproca può finire ogni giorno: libertà.
Perchè nessuno è prigioniero dell'altro e nessuno fa prigioniero
l'altro. L'amore è libero, se non è libero che amore è
(Bergoglio)? Questo significa che le coppie che riescono a costruire
amore sanno che ogni giorno può finire perchè si è liberi, e
allora ogni giorno lavorano per coltivarlo, per alimentarlo,
coltivando i 4 piaceri che abbiamo visto.
E infine la consapevolezza
di come lavora la natura. Cioè: sempre, per tutta la vita, la natura
farà sentire ad ambedue altre attrazzioni, altri innamoramenti. Se
ho questa consapevolezza sorriderò, dirò "ti conosco natura"
e confermerò la mia scelta portando dentro la coppia quelle emozioni
che la natura mi offre all'esterno. Vedo una donna, un uomo che mi
attrae? Ne capisco il piacere, sorrido e ringrazio la natura, e
scelgo. Se la scelta è di continuare a coltivare il mio giardino,
porto quelle emozioni dentro la mia coppia, immaginando il volto, il
corpo, il sesso, la voce del partner e lo abbraccio dentro di me
rafforzando la relazione. Se scelgo si seguire la nuova attrazione,
il nuovo innamoramento, sono libero di farlo, ma è importante che
tenga conto di tutto quanto finora ho detto.
Quindi se si lavora assieme
sui seguenti sei punti l'amore cammina:
- il piacere della fisicità
- il piacere della tenerezza
- il piacere della quotidianità
- il piacere della progettualità
- la consapeolezza che la scelta è quotidiana ed è libera
- la consapevolezza del continuo lavoro della natua
La cosa splendida è che
quando l'amore cammina, tutte le sensazioni che si sono provate
nell'attrazione e nell'innamoramento si rafforzano e acquistano un
nuovo sapore di forza, di sicurezza, di solidità nel piacere.
Quante volte abbiamo
sentito frasi del tipo: cosa vuoi, dopo due o tre anni ci si stanca,
la crisi del settimo anno, l'abitudine, ... Tutti luoghi comuni che
girano alla grande. E' un vero peccato, un vero spreco di
possibilità. Perchè nessuno spiega cos'è l'attrazione, cos'è
l'innamoramento e che l'amore è un'altra cosa, che non ce lo dà la
natura. L'amore è il coltivare consapevolmente il giardino
dell'attrazione e dell'innamoramento. Altrimenti, se non li si
coltiva, attrazzione e innamoramento finiscono e nel giardino
crescono rovi e spine. E si sta male. E la spinta a cambiare giardino
diventa forte. E se si decide di cambiare giardino senza
consapevolezza di questi meccanismi, il rischio di ripetere gli
stessi errori resta sempre in agguato.
In queste poche cose c'è
il segreto per uscire dai luoghi comuni. Voi lo sapete, i luoghi
comuni sono un cappio molto forte e solo con la consapevolezza
possiamo riuscire a togliercelo, almeno in parte, perchè comunque
nei luoghi comuni siamo immersi. Questa sera ho cercato di togliervi
il cappio dei luoghi comuni sull'amore.
In questa parte finale
voglio darvi due esercizi che vi consiglio di fare a casa in coppia,
per continuare a coltivare l'amore se già ci siete dentro, per
cercare invece di costruirlo se siete in difficoltà.
Esercizio dei 7 minuti
L'esercizio richiede 15
minuti al giorno. Potreste andare a letto 15 minuti prima e farlo nel
vostro letto. Serve una sveglia. Si inizia tirando a sorte chi
comincerà la prima sera. La sera dopo inizierà l'altro e così via
alternando i turni.
Il primo punta la sveglia a
7 minuti e inizia a parlare seguendo queste regole:
- non guardi la sveglia, ma sarà il suono a dirti che i 7 minuti sono passati
- riempirai tutti i 7 minuti, perchè se finisci gli argomenti li ripeterai daccapo per riempire i 7 minuti (vi accorgerete che, ripetendo, molte espressioni cambiano)
- sai che l'altra persona starà completamente zitta per tutti i 7 minuti
- sai che l'altra persona sta ascoltando non per giudicare, ma per capire il tuo mondo
- se ti scappa un'accusa chiedi subito scusa e trasformala nel linguaggio dell'io
- finiti i 7 minuti è l'altra persona che prende la sveglia e la mette a 7 minuti
- poi fino al prossimo esercizio si lascia che le riflessioni continuino nelle vostre menti e quindi non se ne parla
Ma cos'è il linguaggio
dell'io? Se io accuso un altro, lui istintivamente si difenderà e
quindi sarà difficile capirsi. Se invece trasformo l'accusa
istintiva e dico: quando tu hai detto questo, quando tu hai fatto
questo IO MI SONO SENTITO COSI' E COSI', le cose cambiano. Perchè
alle accuse si risponde istintivamente difendendosi, ma di fronte ai
sentimenti si è più portati ad ascoltare e a chiedersi "io non
voglio procurargli questi sentimenti negativi e allora cosa posso
fare perchè non stia male?" Questo è il linguaggio dell'io.
Con questo esercizio ci si
allena piano piano ad ascoltarsi fino in fondo, ci si allena ad
evitare le accuse e ad sprimere sentimenti, e ci si allena a capire i
due mondi diversi di due persone inevitabilmente diverse, e a
riflettere su come rispettarsi e contemporaneamente su come venirsi
incontro
Esercizio degli indovinelli
Ognuno dei due prende un
foglio che resterà privato. Traccia in verticale una linea che lo
divide in due. In alto a destra scrive "io", in alto a
sinistra scrive il nome di lui o di lei.
Ogni sera ognuno
separatamente e privatamente si chiede cosa potrebe fare il giorno
dopo che sicuramente farà piacere all'altro. Fra tutte le idee che
gli vengono, sceglie la più piccola, la più semplice, la scrive
nella prima colonna e il giorno dopo la fa.
Il giorno dopo, sapendo che
anche l'altra persona ha fatto lo stesso esercizio, sta molto attento
a cercare di indovinare, fra tutte le cose che l'altro fa e che gli
piacciono, quale l'altro avrà scritto sul foglio, sapendo soltanto
che la consegna è quella di realizzare l'idea più piccola e più
facile fra tutte. E la scrive sulla colonna di destra del foglio
sotto il nome di lui o di lei
Così si va avanti per una
settimana e ci saranno 7 comportamenti decisi giorno per giorno e 7
tentativi di indovinare i comportamenti decisi dall'altro.
Nel fine settimana ci si
confronta e si vede quanto si è stati capaci di indovinare quello
che l'altro ha deciso di fare ogni giorno.
Questo eserizio aiuta a
concentrarsi sulle piccole cose di ogni giorno, sulle piccole
attenzioni di ogni giorno, e aiuta a concentrarsi sul positivo, su
tutte le piccole cose positive che l'altro fa, perchè dovendo
indovinare quanto deciso dall'altro, l'attenzione inevitabilmente si
concentra su tutte le più piccole cose positive che ci arrivano
dall'altro e che in genere trascuriamo o diamo per scontate.
Il consiglio è di fare
questi due esercizi almeno per una settimana ogni volta che lo si
desidera, ma soprattutto quando c'è un momento di difficoltà
iniziare a farli e continuare finchè qualcosa cambia.