giovedì 29 settembre 2011

085 - Le favole(5)  Chiamiamo favole le concezioni del mondo che raccontiamo ai bambini. E quando ero bimbo mi son piaciute. Poi da ragazzo, da adolescente e nella prima giovinezza m'è piaciuta la concezione del mondo trasmessami dall'ambiente cattolico. A circa 24 anni non ho più condiviso la morale sessuale cattolica e ho scoperto l'ateismo. Sono stato bene per tutta la giovinezza e la maturità. Da anziano sto amando molto l'epistemologia e la scienza e ho scoperto l'agnosticismo. So che quando la scienza mette sul tavolo tutte le conoscenze oggi possibili, le vere domande di fondo sulla vita restano comunque scoperte. Accettare che a queste domande non ci sono risposte è difficile. Da sempre si costruiscono favole, miti, modi di pensare, concezioni di vita che cercano di dare delle risposte. Essere agnostici significa accettare di sopportare che non ci sono risposte e assieme rispettare il diritto a scegliersi o a costruirsi delle risposte, nella serena consapevolezza che nessuno può o potrà avere in mano la verità. Anch'io ho la mia favola! E mi fa star bene con me stesso, con la natura, con gli altri e col mondo.

lunedì 5 settembre 2011

084- L'amore(12) Qui nasce la vita e qui nasce il desiderio. Se il desiderio fa scoprire una personalità che piace; se nasce una reciprocità; se assieme li si coltiva: si costruisce l'amore. Sono il desiderio e l'amore a dare un senso alla vita; poi gli affetti ne arricchiscono la tavolozza; il resto è contorno.