martedì 13 aprile 2010

044- La conoscenza(5) Torno da un viaggio in Sicilia. Una terra colma di bellezze naturali e carica di storia. Testimonianze di grande bellezza, dalla Magna Grecia al Medioevo al barocco. Il liceo classico mi ha insegnato a godere di queste bellezze. Ma oggi, a 68 anni, è successo qualcosa che non avevo mai vissuto così intensamente: quelle testimonianze sono frutto di sete di potere economico, politico e religioso. Lo sapevo con la mente, con la ragione, ma tutto questo non era mai arrivato al fondo del mio mondo emotivo. Cefalù che costruisce la cattedrale per dimostrare la sua maggior potenza politico-religiosa sulla cattedrale di Palermo. Poi Monreale nata per dimostrare la sua maggior potenza su Cefalù. Come a dire: io sono più potente, dio è con me. Sfruttando eserciti di uomini, donne e bambini. Dalle piramidi a Monreale, dalla reggia di Cnosso a San Pietro... Ho provato per la prima volta un senso di ribrezzo e di grande tristezza. Dopo un po' è scattato altro: un senso di tenera solidarietà coi nostri antenati, non coi potenti politici e religiosi di ieri e di oggi, ma con gli altri. E ho provato a godere anche per loro (che sono in me, nel mio patrimonio genetico) di queste bellezze, fruibili oggi in un clima di democrazia, per quanto altalenante, precaria e difficile, ma in cammino. Intellettualmente lo sapevo, ma il mio mondo emotivo non lo sapeva ancora. Oggi so e sono felice che sia scattata in me una piacevole intelligenza emotiva rispetto alle bellezze che la nostra storia travagliata ci presenta. E' un piacere nuovo, più caldo e solidale. Amo sempre più l'etica della conoscenza intelletuale-emotiva. 
 

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