sabato 17 novembre 2012

111- La verità(2) Cosa significa essere individui? Osservo che cresciamo "specchiandoci". La recente scoperta dei neuroni specchio è stata molto importante. Se io fossi nato in un ambiente mussulmano, lì mi sarei specchiato, e oggi mi vedrei prostrato a terra più volte al giorno, rivolto verso La Mecca, a pregar, venerando convinto un pezzo di pietra nera là custodito. Se fossi nato a Gerusalemme, lì mi sarei specchiato, e andrei al muro del pianto, convinto, a infilarvi bigliettini ciondolando. Se fossi nato in una delle tribù cosiddette primitive, ancora esistenti oggi, lì mi sarei specchiato, e mi troverei prostrato davanti a degli alberi scolpiti, a dei totem, pienamente convinto. Fino a circa 22 anni mi sono specchiato in una famiglia cattolica convinta, e con la comunione credevo pienamente di mangiare il corpo e il sangue di Cristo. Chi diceva che era solo un simbolo si sentiva rispondere: "No, il dogma dice che avviene una transustanziazione, che cioè quel pane e quel vino cambiano sostanza e diventano il corpo e il sangue di Cristo". A 22 anni la sessualità mi ha portato a specchiarmi per reazione nell'ateismo. Poi lo studio a rispecchiarmi nell'umanesimo agnostico. E non so quali specchi ancora mi aspettano nei prossimi anni! Non c'è verità, e noi siamo il frutto dell'esperienza che facciamo, degli specchi che nascendo e crescendo incontriamo. Possiamo solo imparare a rispettare le differenze e coltivare la non facile capacità di sorridere delle nostre differenze. 

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