
La persona religiosa può svegliarsi ogni mattina e volgere il pensiero, le emozioni all'essere superiore che ha scelto, sentirne la forza, la potenza, l'amore e pregare per i non religiosi e/o combatterli.
La persona atea può svegliarsi ogni mattina e pensare a come imprimere la propria impronta personale nella giornata, nella vita, nel mondo, pensandosi padrone di se stesso. Nel rapporto coi religiosi alle volte pensa come fare a mostrare loro l'inconsistenza del loro fondamento e/o combatterli.
L'agnostico si sveglia ogni mattina cercando di rapportarsi ad un mondo misterioso di cui sente di essere parte, accettando le incertezze del non saper rispondere alle domande fondamentali: cos'è la vita? perchè la vita? Osserva religiosi e atei e si chiede perchè credano senza prove, e non ha risposte. Si rapporta a loro sentendosi e dicendosi incompetente circa le loro scelte, desideroso solo di un contatto umano.
Il religioso guarda gli altri in modo indiretto, attraverso l'essere superiore, di cui pensa che tutti siano figli.
L'ateo guarda gli altri in modo diretto, come esseri che con i mezzi a loro disposizione cercano una strada di espressività e di sviluppo personale.
L'agnostico guarda gli altri in modo diretto, come persone di uguale dignità, che in modo misterioso cercano di dare un senso personale all'esistere, al vivere, alle relazioni.
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