domenica 10 settembre 2017

163- PESO FORMA E PSICOLOGIA Seminario di psicologia tenuto a ResPublica di Alghero. Questi e gli altri seminari li trovi su Youtube: Gian Luigi Pirovano seminari di psicologia
 
7 – Peso forma e psicologia

Peso forma e psicologia. Una prima precisazione: questa sera non parleremo né di anoressia, né di bulimia, né di vomiting. Sono problemi che vanno affrontati personalmente, in un rapporto diretto.
Voi sapete che su 100 persone che soffrono di anoressia, 7 muoiono , non ce la fanno. Per lo più sono ragazze, ma da un po' di tempo si vedono anche maschi anoressici.
Bulimia si ha quando uno si abbuffa e si crea uno strato di difesa di grasso.
Vomiting è il terzo grande problema legato al cibo. Si tratta di persone che appaiono normali nel peso, ma mangiano e poi vomitano compulsivamente. Mangiare e vomitare, mangiare e vomitare. E vomitare per lo più di nascosto.
Oggi invece trattiamo di persone comuni che cercano di avere un peso soddisfacente, ma fatta una dieta riprendono peso e si trovano sempre daccapo. Con un andamento a fisarmonica. Ne conoscete? Come fare ad evitare questo processo a fisarmonica utilizzando le conoscenze di psicologia.
L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha studiato il range del peso forma delle persone, legandolo ad altezza ed età. Ecco la formula dell'OMS: Kg: m2. . Questa formula ci dà il BMI (Body Mass Index) l'indice di massa corporea.
Se il risultato è inferiore a 18,5 siamo sottopeso.
Se il risultato è sopra 24,9 siamo sovrappeso di primo, secondo, terzo grado (obesità)
Fra 18,5 e 24,9 siamo ok.
La cosa interessante è questa: se prendo un'altezza qualsiasi, scopro che sono ok all'interno di un range abbastanza ampio. Ad esempio per un'altezza di 1,60 m il range va da 50 Kg a 63 Kg. Scoprirete che il range è sempre attorno ai 13 – 15 Kg. Cosa significa? Significa che è fondamentale il senso soggettivo di benessere: c'è chi si sente ok verso il limite inferiore, c'è chi si sente ok verso il limite superiore e così via. Ci può essere una persona alta 1,60 m che si sente ok, pieno di energie a 50 kg; un'altra invece che si sente in forma a 63 Kg. La sensazione è soggettiva.
La prima cosa che vi consiglio è questa: appena arrivate a casa fate i vostri calcoli con questa formula e vedete dove vi trovate.
Sapete che dovrete fare i conti però con la spinta sociale. Sapete dagli studi di arte, di letteratura, che fino alla prima parte del 900 la bellezza e la salute erano collegate nella mentalità comune alle forme rotonde, che erano anche segno di ricchezza. A partire dagli anni 50, con la crescita del benessere nel mondo occidentale, col nascere e lo svilupparsi della pubblicità a partire dalle grandi agenzie USA, gradualmente è venuta avanti l'idea della bellezza come magrezza.
Si è arrivati a delle esagerazioni da anoressia, fino al punto che qualche casa di moda ha provato a reagire e a fermare l'eccessiva magrezza. Avevano deciso di non accettare più modelle sotto un certo peso. Ma da un po', di questo movimento, non se ne sente più parlare.
Quindi sappiate, e questa è un'informazione molto importante (lo potrete afferrare sempre meglio quando faremo il seminario sull'ipnosi), che se facendo i vostri calcoli siete nel range giusto dell'OMS, sarà importante che vi diciate: condizionamento sociale e pubblicità andate a quel paese! Ditevi: "sono a posto e vedrò poi io in quale punto all'interno del range mi sento ok".
L'invito è quello della consapevolezza: provate a lavorare su qualcosa di oggettivo, andando oltre i messaggi, andando oltre la bolla ipnotica della società e dei mass media.

Questa sera cercherò di darvi un aiuto perchè abbiate degli strumenti per andare oltre questi condizionamenti sociali. Cercherò di aiutarvi a costruire una consapevolezza che diventi una competenza inconscia. Vi aiuterò a fare degli esercizi. E se voi questi esercizi o l'esercizio che sceglierete lo farete con costanza, ad un certo punto vi verrà automatico di fronte a un piatto dire a voi stessi un sì, un no, scegliere una quantità, ecc. Di fronte ad un pasticcino dire un sì, un no, il quanto, ecc.
Se noi lavoriamo e ci esercitiamo a comunicare col nostro inconscio ci può diventare facile fare delle scelte corrette e dire "va bne così, sono sazio", oppure "no grazie", oppure di fronte ad un invito al bar dire "grazie, ma sono a posto e vengo a farti comagnia". Se sto bene, se sento un buon equilibrio, perchè toccarlo?
Cose non facili quelle che vi sto dicendo.E credo che tutti ne siamo consapevoli. Ma il lavoro che adesso faremo mirerà ad aiutarvi ad andare in questa direzione, a creare dentro di voi una competenza inconscia che piano piano vi renda facile essere voi, di fronte a qualsiasi stimolo, a decidere serenamente.

Esercizio.
Provate ognuno di voi a individuare la frase negativa che ognuno di voi dice a se stesso quando non è soddisfatto del proprio peso. Potrebbe essere ad esempio "non sono Capace", "non ce la faccio", "non valgo", ecc. Provate, ognuno, a raccogliervi e a percepire se e che cosa il vostro inconscio vi fa arrivare di negativo rispetto al vostro peso. Se siete ok godetevela e state solo ad osservare quello che gli altri faranno.
Secondo passaggio: provate ora a trasformare quella frase in positivo. Ad esempio se la frase negativa è "non sono capace", il contrario sarà "sono capace di coltivare il mio peso forma",. Oppure se è "non valgo niente" pensando a tutti gli sforzi fatti in passato, il contrario sarà "io valgo e sono capace".
Queste due frasi saranno importantissime in tutto questo seminario: la frase negativa e in particolare la frase positiva, che è il nostro obiettivo.
Adesso, per chi se la sente, vi chiederò di chiudere gli occhi e ascoltare la mia voce. La chiusura degli occhi è utile per essere più concentrati, perchè stiamo lavorando per andare a mettere un seme dentro il nostro inconscio, perchè germogli e giorno dopo giorno, coltivandolo, dia frutti.
Chiudete gli occhi, fate un bel respiro, ascoltate il vostro respiro: è la vita dentro di voi, la vostra vita, unica e irripetibile. E mentre ascoltate la vostra vita dentro di voi immaginatevi col vostro peso forma. E a questa immagine metteteci i colori che vi piacciono, aggiungete una musica che vi piace, date a questa immagine una luce per voi gradevole, piacevole. A qualcuno piacerà soffusa, ad altri piacerà forte e decisa, molto luminosa, ecc.
E mentre avete dentro di voi questa immagine, con la luce che volete, coi colori che volete, con la musica che volete, dite dentro di voi la frase positiva che avete individuato. Sarà "io sono capace", sarà "io valgo", sarà "io posso", ecc.
E in questo momento, con la vostra mano destra battete alternativamente il vostro ginocchio o la vostra coscia destra con la mano sinistra e il vostro ginocchio o la vostra coscia sinistra con la mano destra, alternativamente.
E state lì a godervi, immersi in questa immagine positiva, coi colori, la luce, la musica che preferite e con la vostra frase positiva, tutto il tempo che volete. E riaprirete gli occhi quando vorrete.
Prima di proseguire vi devo una spiegazione: perchè vi ho chiesto di battere alternativamente sulle vostre cosce? Lo approfondiremo quando faremo il seminario sull'EMDR. Per ora vi basti sapere che è una tecnica tutta basata sul modo di lavorare del nostro cervello. Vedremo in quel seminario come con questa tecnica andiamo a stimolare i due emisferi cerebrali facilitando la loro sintonizzazione e la loro collaborazione.

Stiamo ora cercando di mettere un seme nel nostro inconscio in modo che germogli e possa lavorare per costruirci una nostra autonomia rispetto al benessere relativo al nostro organismo, al nostro peso. In sostanza si tratta di tecniche di autoipnosi (faremo anche un seminario sull'ipnosi).
Nell'autoipnosi è molto importante lo stato di rilassamento che si riesce a raggiungere. Prenderemo pertanto l'esercizio appena fatto e lo ripeteremo in una situazione di relax. Vi insegnerò tre tipi di rilassamento molto semplici, che ho già utilizzato nel seminario sull'ansia, e che oggi applicheremo al peso forma. Sono tecniche di rilassamento utili in molte occasioni, quando in particolare abbiamo bisogno di femarci un attimo prima di prendere delle decisioni.
Esercizio: rilassamento differenziale di Jacobson
Vi chiederò fra poco di riaccedere all'immagine di prima, coi suoni, colori, musiche che preferite, con quella frase positiva molto importante, mentre vi aiuterò a fare il rilassamento differenziale. Differenziale perchè rilasseremo in successione i vari arti. Jacobson ha dimostrato che con qusta tecnica, mentre si rilassa un arto nel modo che vi indicherò, si ha un effetto alone che va a diffondersi in tutto l'organismo.
Pronti? Chiudete gli occhi. Ascolta il tuo respiro, la vita che è dentro di te. Vai ora a quell'immagine col tuo peso forma, con quei colori, quella luce, quella musica e con quella frase positiva che ti dà forza. E mentre sei lì visualizza la tua gamba destra, il piede, il tallone, il polpaccio, la coscia, il gluteo. Stringi più forte che puoi tutta la tua gamba destra e una volta che l'hai tesa al massimo abbandonala di colpo. Ora aspetta un momento e poi ripeti.
Ora visualizza la tua gamba sinistra e ripeti il procedimento due volte.
Visualizza il tuo braccio destro e ripeti il procedimento per due volte.
Lo stesso per il tuo braccio sinistro.
Ora visualizza la tua spina dorsale: le cervicali, le dorsali, le lombari. E per rilassare tutta la colonna vertebrale riempi completamente i tuoi polmoni e poi espella di colpo tutta l'aria..
Ripeti dopo un po' una seconda volta.
Visualizza ora il tuo collo e per rilassarlo muovi verso i due lati la testa per un po' e poi abbandonala. Ripeti.
Nel volto si concentrano molte tensioni: strizzale facendo mille smorfie e poi, abbandonando tutti i muscoli del volto, rilassalo­
Ripeti.
E ora che hai fatto tutto questo vai a stimolare la sintonia dei due emisferi battendo alternativamente sulle tue cosce, mentre continui a stare dentro l'immagine di te stesso col tuo peso forma. E stai lì a goderti queste sensazioni in questo stato di relax e di benessere. E riaprirai gli occhi quando vorrai.

Quando vi invito a mettere i colori, la luce, la musica che preferite, in psicologia si parla di "submodalità". Le vedremo meglio quando faremo il seminario sulla PNL (Programmazione Neuro Linguistica).
Esercizio: il rilassamento della spiaggia

Un suggerimento: il movimento di stimolazione dei due emisferi lo si può fare anche fin dall'inizio. Io ve lo indicherò alla fine, ma tenete presente che potete inserirlo in qualsiasi momento voi lo crediate, anche fin dall'inizio.
Chiudi gli occhi, fai un bel respiro, porta l'attenzione al tuo respiro: è la vita dentro di te, la vita che hai ricevuto e che ora è tua, unica e irripetibile. Vai ora alla tua immagine col tuo peso forma, con le submodalità che preferisci, i colori, la luce, la musica che preferisci. E con la frase positiva che ti dà forza, ti dà il senso della consapevolezza della tua capacità di gestire il tuo peso forma.
Mentre sei dentro tutto questo immagina di trovarti verso una spiaggia: ci sono 5 gradini per scendere alla spiaggia. E' bella, come piace a te. C'è la luce la temperatua che preferisci. Immagina.
Ora sei sul primao gradino, in alto. Fai un bel respiro e scendi sul secondo gradino, e ti rilassi.
Ora che sei sul secondo gradino fai un bel respiro e scendi sul terzo gradino, e ti rilassi.
Ora che sei sul terzo gradino, fai un bel respiro e scendi sul secondo gradino, e ti rilassi.
Ora che sei sul secondo gradino fai un bel respiro e scendi sul primo gradino, e ti rilassi.
Ora che sei sul primo gradino fai un bel respiro e scendi sulla spiaggia e vai con calma a sdraiarti dove preferisci, e goditi quella temperatura giusta, quella brezza giusta, quello sciabordio dolce del mare, e ti rilassi. Stai bene. E stimola i due emisferi. Stai lì tuto il tempo che vuoi e coltiva quella tua immagine di peso forma e la frase positiva.
E riaprirai gli occhi quando vorrai.

E siamo a due esercizi fra i quali scegliere o assumendoli ambedue. Stiamo così mettendo il seme in un terreno che così coltiviamo, innaffiamo, teniamo smossa la terra. Perchè il seme cresca e dia frutti, l'allenamento psicologico è fondamentale, ogni giorno in modo che diventi connaturato in noi.

Esercizio: il posto sicuro
Ognuno di noi ha dei momenti nella propria vita, che quando va lì col ricordo, quando vi si immerge col ricordo sta bene, si sente felice, sereno. Dimenticate tutto ciò che c'è attorno e se vi concentrate su quel ricordo è bellissimo. Noi lo chiamiamo in psicologia "posto sicuro" nel quale rifugiarsi. Può essere un'immagine, o una situazione, da soli o in compagnia.Se ci vengono in mente più situazioni allora la chiamiamo una "galleria" di quadri, di video, la nostra galleria d'arte personale. Nella nostra galleria personale possiamo andare ogni volta che vogliamo e caricarci di cose belle, di energia.
Utilizzeremo questo posto sicuro che ognuno di voi ha individuato. Potrà poi anche cambiare nel tempo, man mano che vi eserciterete giorno dopo giorno, pescando nella vostra galleria personale. Un consiglio: scegliete quello che vi è di più immediato accesso.
Come usarlo? Quando vi vien voglia di mangiare qualcosa, fermatevi, accedete al vostro posto sicuro immediatamente, aggiungete la vostra immagine di peso forma, e poi , immersi in questo clima decidete. Allenandovi sceglierete di sicuro la cosa giusta da fare per il vostro benessere, per il vostro peso forma..

Chiudi gli occhi, fai un bel respiro, ascolta nel tuo respiro la vita che è dentro di te, e vai alla tua immagine di peso forma, con le luci, i colori, le musiche che ti fanno star bene, e con la frase positiva che ti dà forza, energia.
E mentre sei immerso in tutto questo vai al tuo posto sicuro e goditelo col tuo peso forma, con la tua frase positiva., con la sodisfazione che tutto questo ti dà.
E ora stimola i due emisferi.e stai lì tutto il tempo che vuoi. E riaprirai gli occhi quando vorrai.

Adesso c'è una domanda. Io vedo il mio peso forma, faccio il primo, o il secondo, o il terzo esercizio, o tutti e tre perchè me la godo, mi piace, mi stimola, ma ho bisogno che tutto questo si proietti non solo in questo momento, ma anche nel breve periodo, nel medio periodo, nel mio futuro.
Vi chiederò per questo di scegliere uno di questi tre esercizi, farlo autonomamente, ma muovendo l'immagine. Finora ognuno vedeva se stesso nel proprio peso forma in una situazione senza tempo. Ora vi chiedo di inserire nel tempo tutto questo: muovere la vostra immagine vedendovi fare le cose giuste oggi, domani, nei prossimi giorni, fra un anno, due anni, in futuro.
E vedendovi star bene, facendo le cose giuste per il vostro peso forma.

Esercizio: peso forma nel tempo
Andiamo a lavorare sul breve, medio e lungo periodo.
Chiudi gli occhi, fai un bel respiro e porta l'attenzione al tuo respiro, la vita che è dentro di te, unica e irripetibile, l'hai ricevuta e ora è nelle tue mani.
Vai ora alla tua immagine di peso forma, coi colori, la luce, la musica che preferisci. Con la frase positiva. Scegli ora il rilassamento che preferisci e una volta rilassato immaginati nel tempo, oggi, nei prossimi giorni, nei prossimi mesi, nei prossimi anni ... soddisfatto, sicuro, sereno nel gestire il tuo peso forma, attento, con soddisfazione, con piacere, ai sì e ai no, sorridendo.
E stai lì,tutto il tempo che vuoi, sulla tua linea del tempo, immaginando la costanza, la sicurezza dei tuoi comportamenti, la costanza del tuo collegamento col tuo inconscio, coi semi germogliati nel tuo inconscio, che man mano ti conducono a prendere le decisioni corrette per il tuo peso forma, giorno dopo giorno, passo dopo passo.
E quando vuoi stimola i due emisferi per tutto il tempo che vuoi.
E riaprirai gli occhi quando vorrai.

Ora abbiamo un altro interrogativo. Il primo era sul tempo. Ora, dopo tutto questo lavoro è molto probabile che sorga un dubbio, una vocina dentro di voi che fa un'obiezione. E' chiaro che questa vocina crea dei problemi. Come faciamo ad andare oltre serenamente, coltivando la fiducia e rasserenando la vocina?
Questa vocina ha sicuramente un'intenzione positiva. Provate a chiedervi quale può essere la sua intenzione positiva. Può essere diversa per ognuno di voi. Forse dirà: quante volte hai tentato, non ce la farai! E cose simili. Cioè ritorna in modi diversi la frase negativa iniziale, e sbuca fuori da qualche parte col tarlo del dubbio.
Sarebbe un errore prendere a calci questa vocina. Non funziona, perchè è una parte di noi e non ha senso prenderci a calci da soli. Allora, ogni volta che sentiamo questa vocina dubbiosa e ci opponiamo, lei diventa più forte. Se invece sorridiamo e le diciamo: tu mi vuoi bene e vuoi mettermi sull'avviso, quindi grazie di tutto questo. E poi: la voce positiva che avete coltivato finora immaginate di metterla in una mano davanti a voi, l'obiezione immaginate di metterla nell'altra mano, dicendole "grazie che mi stai mettendo sull'avviso." Poi chiudendo gli occhi immaginate di avvicinare le due mani e avvicinatele davvero, lentamente, facendo lavorare l'intenzione positiva dell'obiezione, con la frase positiva. E osservate come si integrano, quale messaggio emerge dal loro dialogo, dalla loro integrazione. In modo che l'intenzione positiva man mano si tranquillizzi, sentendo la consapevolezza e la forza della frase positiva.

In generale, quando noi sentiamo qualcosa dentro di noi che va contro noi stessi, ribellandoci, prendendoci da soli a schiaffi lei si rafforza. Se invece ci diciamo che il nostro inconscio ci sta dando un segnale possiamo metterci nell'atteggimento di capirla, di cogliere qual è l'intenzione positiva per integrarla con le nostre parti più forti, più positive, più creative.
Non siamo dei, abbiamo tutti pregi e limiti, sicurezze e timori. Le nostre parti problematiche non vanno prese a calci, ma ascoltate e capite, per integrarle e trasformarle con l'allenamento, col lavoro psicologico. Vanno avvicinate alle nostre parti forti, a questi semi che stiamo cercando di mettere nel nostro inconscio, fino a trovare un equilibrio. E' l'esercizio di integrazione delle parti.

Esercizio di integrazione delle parti

Chiudete gli occhi.
Fai ora un bel respiro e porta l'attenzione al tuo respiro, la tua vita.
Vai ora all'obiezione che senti dentro di te e chiediti qual è la sua intenzione positiva, l'intenzione positiva che ti sta segnalando.
Rilassati ora con uno degli esercizi di rilassamento immaginandoti col tuo peso forma.
Poi metti sulla tua mano destra la frase positiva relativa al tuo peso forma, quella frase che hai utilizzato in tutti gli esrcizi precedenti. Nella mano sinistra metti l'intenzione positiva dell'obiezione.
Ora ringrazia l'intenzione positiva che hai nella tua mano sinistra. Poi lentamente avvicina le mani una all'altra, lentamente, e ascolta cosa avviene in voi avvicinando sempre di più frase positiva e intenzione positiva. Avanti fino a che senti che la tua frase positiva si arricchisce dell'intenzione positiva, la tranquillizza con decisioni forti, sicure, tranquille, la prende per mano, le dà fiducia.

E mentre sei in questo stato di ricerca di integrazione fra le due parti, mentre senti che il tuo inconscio man mano si rasserena, stimola i due emisferi cerebrali per incentivare il processo.
E quando senti che l'integrazione c'è unisci pollice e indice della tua mano destra e collega consapevolmente questo gesto a questo stato di benessere, di soluzione, di integrazione.
E aprirai gli occhi quando vorrai.

Ora chiudi di nuovo gli occhi, unisci velocmente pollice e indice e vai immediatamente a quello stato di integrazione. Stai lì e riaprirai gli occhi quando vorrai.
Ripeti ancora velocemente.
Ripeti ancora velocemente.

Questo in Programmazione Neuro Linguistica (PNL e faremo un seminario sulla PNL) si chiama ancoraggio. Cioè noi possiamo ancorare uno stato d'animo ad un gesto, ad un suono, ad un luogo, a una parola, a un movimento, e ad un'immagine, ecc. Allenandoci, alla fine ci può bastare quel gesto per entrare immediatamente in quello stato d'animo che abbiamo "ancorato".

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